Dietro l’obiettivo: com’è davvero lavorare come fotografo di matrimonio (tutta la verità!)

Potrei iniziare con una bella premessa, di quelle che scrivono i fotografi “piacioni”😁!

Potrei iniziare con quella famosissima frase “fai il lavoro che ami e non lavorerai….“blablabla🙄!

Potrei, ma non è mia abitudine essere piacione o usare frasi fatte.

Ho inoltre un grande, enorme vantaggio: ho 31 anni di lavoro alle spalle (anzi…sulle spalle😅) e penso di essere nella posizione di poter dire le cose come stanno.

Ok, adesso voglio scrivere le cose in due modi: come devono essere scritte…e come realmente dovrebbero essere dette😂, proviamo!

“Essere un fotografo di matrimonio non significa solo scattare belle foto. È un lavoro che richiede passione, impegno e una grande comprensione delle emozioni umane. Ogni matrimonio è unico, e dietro ogni scatto c’è una storia che merita di essere raccontata con cuore e professionalità”.

traduzione:

” Fare belle foto è l’ultima cosa che un fotografo pensa, sta tra le ultime posizioni delle sue priorità; il fotografo bravo sa che farà delle belle foto quando dovrà farle quindi il problema non se lo pone neanche! La passione è come quella di Cristo: tutto inizia dal primo appuntamento con la coppia che spesso si rivela un delirio; fanno 1500 domande a cui corrispondono 3000 risposte per cercare di essere assolutamente esaurienti…pochi minuti di pausa e si ricomincia con le stesse domande! Non mancano mai i must, le considerazioni “top di gamma” ovvero “il nostro deve essere un matrimonio diverso” o “noi non vogliamo quello che fanno tutti, non siamo attaccati alla tradizione”…e un attimo dopo parlano con grande entusiasmo della Mercedes, del velo lungo 25 metri, della chiesa dove si sposano tutti e del locale dove sparano menu a nastro tutti uguali da maggio a ottobre…! Ah già dimenticavo…“vogliamo un servizio fotografico diverso dal solito, però ci terremmo ad avere le foto mentre saliamo in auto, mentre scendiamo dall’auto, mentre siamo sull’auto, mentre siamo al tramonto, mentre corriamo in spiaggia, mentre….🤦‍♂️🤦‍♂️😨😨”!

In pratica non bisogna avere comprensione delle emozioni umane, bisogna essere neuropsichiatri😅! Ma è vero che bisogna essere talmente bravi da raccontare davvero quel giorno unico in una maniera spettacolare e indimenticabile!

Andiamo avanti poichè potrei scrivere per 3 mesi di fila🤣!

Una giornata emozionante, ma intensa

“Il matrimonio è uno degli eventi più emozionanti nella vita di una coppia, e come fotografo, sei un testimone privilegiato di questo giorno speciale. Il tuo compito non è solo quello di documentare gli eventi, ma di cogliere quei momenti spontanei, quelle emozioni autentiche che spesso passano inosservate. Ogni sorriso, ogni lacrima, ogni gesto d’affetto sono i dettagli che renderanno un album unico”

Quindi tutto magia, romanticismo e divertimento….certamenteeeee, andiamo alla realtà!!!!. Inizialmente gli sposi ti comunicano che le loro abitazioni sono distanti qualche km, e anche la chiesa è molto vicina. Pensi “bene, nessun imprevisto all’orizzonte, tutto tranquillo, tutto filerà liscio”.

Poi un mese prima, per motivi incomprensibili, forse per problemi neurologici non ancora rivelati, per mancanza d’affetto da piccoli, insomma per cause sconosciute ti chiamano gli sposi e ti comunicano “alcuni cambiamenti….😓”:

• lo sposo improvvisamente si è ricordato che da piccolo frequentava col suo bisnonno una baita sulle Dolomiti a 3800 metri sul livello del mare; questo ricordo gli ha intenerito il cuore 🙄💔e ha deciso di prepararsi là. Peccato che la baita è raggiungibile solo con elicotteri di media portata, guidati da piloti esperti e non c’è zona d’atterraggio. Altro dettaglio: dista da casa sposa circa 2 fusi orari!
• la sposa a quel punto, avendo lo sposo aperto le porte del cuore, non può fare altrimenti che pensare di prepararsi nella sua amata casa al mare dove è cresciuta, che ovviamente si trova nel centro dell’oceano Pacifico, è in totale 16mq, saranno presenti 35 tra familiari e amici e si può raggiungere solo a cavallo di una zebra!

E allora tu, fotografo ultra professional, tranquillo e sereno come un bambino il giorno della prima comunione, cerchi di resistere alle tue più immediate pulsioni, cerchi di tenere la bocca chiusa e soprattutto eviti di affogare tutto in una bottiglia di Gin…ed esclami “raga bellissimoooooo fantasticooooo🤣🤣🤣, magari sediamoci un attimo a pianificare tutto perchè sapete, non è proprio facilissimo gestire questa cosa”! Sapete come finisce? Tu organizzi tutto con la stessa fatica di uno schiavo egiziano che sta costruendo una piramide da solo, ma sempre col sorriso! E quando va tutto benissimo e alla grande (perchè i fotografi bravi fanno andare sempre tutto benissimo e alla grande!) ti consoli con quel commento a fine giornata “grazie Pietro sei il top assoluto, siamo felici di averti scelto” dunque non ti resta che andare a strafarti di crack e prenotare la prossima seduta dal tuo psicologo🤦‍♂️😁!!

La tecnica che non si vede

“Dietro ogni scatto, c’è una tecnica che non si vede. Ogni fotografo di matrimonio ha il proprio equipaggiamento, la propria attrezzatura, e una conoscenza approfondita della fotografia. Ma oltre alla parte tecnica, è importante sapere come gestire la luce, i colori, e come raccontare una storia attraverso le immagini. Bisogna essere in grado di adattarsi alle varie situazioni che il matrimonio propone: dal fotografo che si sposta all’interno di una chiesa buia, alle riprese all’aperto in pieno giorno, passando per i ritratti serali sotto luci artificiali. Ogni situazione richiede un approccio tecnico preciso, e ogni scatto deve essere perfetto, senza possibilità di replica”.

Questa ve la traduco facilmente, molto facilmente con quattro parole: VITA INFAME, FATICA, STRESS, TANTI SOLDI!!!

• VITA INFAME, FATICA, STRESS: vuoi essere sempre in grado di gestire qualunque situazione al meglio? Non ti vuoi trovare impreparato quando arrivi in una location dove sembra essere esplosa una bomba nucleare? Arrivi in una location dove hanno deciso di risparmiare sulla bolletta ? La truccatrice (oggi si chiama MUA🤣🤣) ha trasformato la sposa da molto carina ad attrice porno in pensione? Devi fotografare lo sposo alto 1.95 e la sposa 1.50? Bene, sappiate che per gestire al top queste situazioni bisogna solo fare una cosa: STUDIARE, ma anche STUDIARE e poi quando vi rimane tempo STUDIAREEEE!!! Formazione mirata, corsi, stages, seminari, workshop, percorsi accademici, incontri con autori, libri…sempre, di continuo, per mille anni e non basta…e la tua vita passa rincorrendo costantemente quella perfezione, quella capacità, quei risultati che sembrano non arrivare MAI!
• TANTI SOLDI: c’è una leggenda che dice che i fotografi guadagnano tanto, questa è la mia considerazione…..AHAHAHAHAHHAHA! Faccio due importanti specifiche: 1) io mi riferisco sempre a una gestione AL TOP della professione; 2) non è l’attrezzatura a fare il lavoro, ma se sai fare un certo tipo di lavoro ti serve una certa attrezzatura.

Per quanto riguarda la prima specifica non bisogna confondere il fotografo professionista top che investe miliardi di dollari ogni anno in attrezzatura con “ammiocuggino fotografo” che ha comprato la macchinina buona da Euronics a 50 euro al mese.  Il fotografo è condannato, destinato a spendere migliaia di euro continuamente e costantemente per tenere alto il livello di sicurezza sul lavoro, il livello qualitativo e soprattutto la sicurezza post-lavoro (di cui nessuno parla….potrei farci 100 articoli!). Non posso entrare nelle specifiche, troppo complesso.

Per la seconda specifica basti pensare al punto della VITA INFAME; non puoi farti trovare impreparato in qualunque situazione ti si presenti davanti; in quelle borse che ti porti dietro dove dentro ci sono 6 o 7 reni e un appartamentino in centro hai tutto quello che ti serve per ogni situazione!

 

Il lavoro dopo il matrimonio

“Infine, c’è il momento di presentare il lavoro agli sposi: la consegna dell’album. Questi ultimi momenti sono i più gratificanti, quando gli sposi vedono le immagini che raccontano la loro storia d’amore. Ogni scatto è un ricordo che resterà per tutta la vita, e sapere che hai contribuito a immortalare quei momenti rende ogni fatica ripagata”.

Si, questo è sicuramente vero, bellissimo! E anche il bonifico finale non è male eh🤣🤣! Ma facciamo un sintetico quadro di cosa intercorre tra quel giorno del matrimonio e questo momento “love-love-love”😂😅!

• giornate intere davanti a un monitor, occhi fissi, dubbi perplessità incertezze stress gastrite mal di schiena, panino mangiato col mouse in mano, risposta alla telefonata “vieni a pranzo” sempre “no”, alla quale si aggiunge spesso “vieni a cena” e la risposta è uguale. 
• fai, disfai, non viene nulla, non ci siamo, fa tutto schifo, non funziona nulla, maledetto pc non cammina, tara il monitor non vedi i colori, non c’è modo, non viene fuori nulla. Seleziona tutto-Reset….ricomincia. Sei nervoso, hai fame hai pure freddo, prenderesti tutto a mazzate, pensi di chiamare quel tuo amico che cerca un aiuto in pizzeria…alla fine sarebbe meglio.
• poi per fortuna trovi la chiave, inizi a produrre….una settimana di lavoro senza sosta e le foto sono pronte…però aspetta: cosa ci fa quel mozzicone di sigaretta ai piedi dello sposo mentre bacia la sposa? Perchè in questa foto bellissima l’invitato sullo sfondo si sta grattando i gioielli? E il disgraziatissimo zio con un occhio chiuso e uno aperto nell’unica foto che ha fatto? Ok dai, sistemiamo tutto…anche oggi non si pranza e non si cena!
• hai finito tutto, finalmente è il momento di consegnare e chiami i tuoi amati sposi. Lui lavora fuori quindi bisogna aspettarlo, però quando torna parte lei, poi assieme devono andare al compleanno del nonno ad Amsterdam, poi non ci sei tu, poi succede qualcos’altro e consegnare un lavoro diventa un terno al lotto, diventa un lavoro come il lavoro stesso, con mille messaggi telefonate mail….e il tempo passa, le giornate passano veloci, gli anni passano veloci tra una consegna un messaggio e una cena persa….! Sapete come si dice…“non è tutto oro….!

Conclusioni:

Credetemi, questo articolo potrebbe essere un libro o una collana di vari volumi ma ho cercato di essere sintetico.

Spero che sia utile sia agli aspiranti fotografi per farsi un’idea (molto superficiale) di cosa significhi fare questo lavoro in un certo modo, che alle future coppie di sposi, che possano farsi un’idea di cosa ci sia dietro quel personaggio che vi parla il giorno dell’appuntamento e che poi vi mette davanti il preventivo, per il quale spesso si scatena la reazione “ohhh….azzzzz….bella cifra….molto caro…mmmm”. 

Ovviamente per fortuna c’è un aspetto, forse il piu importante di tutti: bisogna nascerci per farlo e chi lo fa in un certo modo non riuscirebbe mai a fare altro.

Fatevelo dire da me che sono un esperto😎😅🤣!!!