Se ne parla da sempre….
Se ne parla di continuo….
Se ne parla spesso male…
Ne parlano tutti, fotografi e sposi…ma spesso ne sanno poco o nulla sia gli uni che gli altri!
“Ma che è sto reportage di Matrimonio???”
Bene, e allora perchè non dire la mia anch’io, che addirittura mostro nel mio logo “Wedding Reporter”?
Faccio una breve e rispettosa premessa: ci sono eminenti colleghi, italiani e internazionali, che sono davvero dei riferimenti di questo “modus operandi”, ma sono veramente pochi; per il resto si tratta solo di autocelebrazioni senza nessun fondamento, senza nessuna base culturale, addirittura convinti di “essere fighi perchè fanno reportage che invece non fanno.
Questa situazione ovviamente va a discapito delle coppie di sposi che poveretti hanno le idee sempre più confuse e finiscono per diventare “prede” di fotografi che pur di chiudere il contratto si sono spacciati per “reporter” e che invece quel giorno li massacrano con pose plastiche o le tipiche frasi “sorridi ma non troppo”, “fai una faccia romantica”, “abbraccialo innamorata”…..ahahahahhah!!!
Risultato: sposi folli ed esauriti, giornata rovinata dall’incompetente di turno, servizio finale da buttare!
Eh beh ragazzi, quando si sceglie il fotografo bisogna stare attenti per due motivi molto banali: costa un sacco di soldi e soprattutto non c’è una seconda occasione!!
E ritorniamo al discorso: ma che è sto reportage di matrimonio? Facciamo il discorso al contrario, non parliamo di fotografia ma di sposi.
Quali coppie potrebbero desiderare un servizio di reportage di matrimonio?
- le coppie che vogliono godersi la giornata in serenità senza pensare al servizio fotografico e soprattutto al fotografo;
- le coppie che non amano essere comandate da un estraneo per fare cose che non farebbero altrimenti;
- le coppie che per esperienza sanno di non venire bene in foto se messi in posa forzata;
- le coppie che desiderano un ricordo autentico, vero e reale della giornata senza filtri, senza influenze esterne, senza emozioni “comandate”;
- le coppie che, nella scaletta della giornata, non inseriscono il “momento foto” in un campo di grano, in un prato, davanti a un monumento inutile o davanti a un tramonto.
Attenzione!!! Quindi non è reportage una foto al tramonto?? E qui scatta quella considerazione sottile, quella virgola che cambia tutta la frase, quella base su cui si potrebbe parlare per ore…il discorso sta tutto qui. Volete che dica la mia??No? Vabbè la dico lo stesso (tanto il blog è mio eheheh); in generale la risposta è NO!! No, perchè non è normale, non è scritto da nessuna parte che una coppia di sposi debba sdraiarsi in un belvedere al tramonto; nessuna coppia di sposi andrebbe naturalmente e spontaneamente a rotolarsi in un prato il giorno del matrimonio; non è naturale, non è spontaneo, ci stai andando solo per fare le foto, quindi stai facendo le foto in posa, quindi non è reportage, punto.
Però….c’è un “però”.
Gli sposi che vogliono un servizio spontaneo di reportage dunque non andrebbero mai in un belvedere o in una spiaggia o in un prato, questo lo sottolineiamo, però….avrebbero piacere a fare una piccola sosta per stare un pò da soli dopo il rito, prima di rituffarsi nella piacevole bolgia del party.
Magari vorrebbero bere qualcosa, rilassarsi un attimo, guardarsi felici dopo essere diventati marito e moglie. Anche solo per 5, 10, 3 soli minuti. E magari, a volte per fortuna, chiedono al fotografo di accompagnarli. Ed è là che la bravura del fotografo di reportage permette, con discrezione, con una magistrale presenza/assenza, di realizzare quelle immagini tra le più belle della giornata: le prime foto da marito e moglie, da soli, rilassati, nel supremo momento del calo di tutti gli stress, le ansie e le paure. E se hanno scelto un belvedere, una spiaggia, la fermata del tram o un parcheggio VA BENE UGUALE PERCHE’ E’ TUTTO VERO E REALE!
Eh ma questo che significa? Che chi va in spiaggia a fare le foto in posa è un cretino? Che gli sposi che vogliono rotolarsi in un prato sono dei disgraziati? Ma ci mancherebbe, che Dio vi benedica, ma qui si sta parlando di reportage.
Faccio un esempio ancora più “restrittivo”: mi è capitato moltissime volte nella mia carriera di essere scelto come fotografo di matrimoni in cui mi venivano comunicate solo la chiesa e il locale per il party. A meno che non mi venisse espressamente “proibito”, andavo a cercare le locations dove gli sposi si preparavano; una volta trovate cercavo un buon appostamento per rubare qualche immagine. Certe volte mi sentivo davvero un paparazzo col teleobiettivo, altre volte magari gli sposi si accorgevano della mia presenza e da lontano mi facevano un sorriso, ciò significava che, sempre con enorme discrezione, potevo avvicinarmi di più e fare qualche foto a loro e ai parenti.
Se qualcuno sta pensando “ma che sposi stupidi” sta sbagliando: sono sposi che desiderano le foto ma non vogliono rotte le scatole, e in quel caso devono chiamare un fotografo con tantissima esperienza, che sa come muoversi e come portare il lavoro a casa; uno poco pratico tornerebbe a casa con le schede vuote.
Veniamo a un altro aspetto molto divertente, addirittura bizzarro di alcuni fotografi.
Per motivi che la scienza sta ancora studiando, certi fotografi sono convinti che essere “reporters di matrimonio” sia una cosa fighissima e che li metta in cima alla catena alimentare dei fotografi….ahahahah!! Non sto scherzando, ne ho sentiti e conosciuti parecchi!! Ti guardano con la faccia un pò assente, ti guardano con gli occhi fissi e il mento basso e ti dicono ” eh…ma io faccio reportageeeeeee” ahahahah!
Sono gli stessi che fotografano solo piedi, soprammobili, Cristi appesi alle pareti, bambini che piangono, nonne allettate in punto di morte, soggetti mossi in bianco/nero che non si capisce se è una foto di Chernobil o se il fotografo stava cadendo da un balcone mentre scattava! Ovviamente degli sposi neanche l’ombra. Sono gli stessi che se gli chiedi “mi fai una foto con mio zio?” ti guardano schifati come se gli avessi chiesto una fototessera e si allontanano senza neanche risponderti…perchè loro sono artisti, fanno reportageeeee!! Beh un consiglio, sposi state alla larga da questi “artisti” poichè pagherete bei soldi per avere un capolavoro postapocalittico che piace solo a chi lo ha fatto ahahahah!!!
Insomma, se ne potrebbe parlare per mille articoli ed è impossibile.
Concludo con una considerazione quantomai scontata ma quantomai assolutamente vera: che un fotografo faccia reportage o classico posato deve essere BRAVO a farlo. Conosco fotografi di posa geniali e reporter pazzeschi; entrambi hanno i loro clienti che li amano e che sono felici di averli scelti. Gli sposi devono avere le idee chiare su cosa vogliono e i fotografi devono essere bravi a realizzare i loro desideri.
Tutto il resto è improvvisazione, delusione e pressapochismo.